Che cos’è la musicoterapia?
La musicoterapia può essere considerata una terapia espressiva che utilizza l’elemento sonoro-musicale come mediatore relazionale e come strumento terapeutico e riabilitativo.
Il suono e la musica possono facilitare un intervento sui disturbi della sfera espressivo–comunicativo–relazionale, agevolare processi di integrazione psicocorporea e promuovere processi abilitativi-riabilitativi rivolti alla sfera cognitiva e neuromotoria.
Tutto questo accade in virtù di alcune loro caratteristiche:
- l’essere parte integrante di modalità comunicative innate e primitive di tipo essenzialmente emotivo;
- il porsi a ponte fra aspetti concreti e simbolici;
- la capacità di attivare in modo specifico e diffuso le strutture corticali e sottocorticali, favorendo la sincronizzazione neuronale.
L’elemento sonoro-musicale può, quindi, facilitare l’espressione di vissuti emotivi, la loro organizzazione in strutture formali e simboliche.
Allo stesso modo è in grado di svolgere un ruolo motivante-modellante rispetto alla messa in atto di specifiche competenze deficitarie o non evolute.
Definizioni
Associazione Professionale dei Musicoterapeuti della Gran Bretagna
www.roehampton.ac.uk
La musicoterapia è una forma di trattamento in cui s’instaura un mutuo rapporto fra paziente e terapeuta, che permetta il prodursi di cambiamenti nella condizione del paziente e l’attuazione della terapia. Il terapeuta lavora con una varietà di pazienti, sia bambini che adulti, che possono avere handicap emotivi, fisici, mentali o psicologici. Attraverso l’uso della musica in maniera creativa in ambito clinico, il terapeuta cerca di stabilire un’interazione, un’esperienza ed un’attività musicale condivise che portano al perseguimento degli scopi terapeutici determinati dalla patologia del paziente.
Associazione Canadese di Musicoterapia
www.musictherapy.ca
La musicoterapia è “l’uso della musica per favorire l’integrazione fisica, psicologica ed emotiva dell’individuo e l’uso della musica nella cura di malattie e disabilità. Può essere applicata a tutte le fasce d’età, in una varietà di ambiti di cura. La musica ha una qualità non – verbale, ma offre un’ampia possibilità d’espressione verbale e vocale. Come membro di un’équipe terapeutica, il musicoterapeuta professionista partecipa all’accertamento dei bisogni del cliente, alla formulazione di un approccio e di un programma individuale per il cliente e poi offre specifiche attività musicali per raggiungere gli scopi. Valutazioni regolari accertano ed assicurano l’efficacia del programma. La natura della musicoterapia amplifica l’approccio creativo nel lavoro con gli individui handicappati. La musicoterapia fornisce un approccio umanistico possibile che riconosce e sviluppa le risorse interne del cliente spesso non sfruttate. I musicoterapeuti desiderano aiutare l’individuo per spingerlo verso un migliore concetto di sé, e, nel senso più ampio, per far conoscere ad ogni essere umano le proprie maggiori potenzialità”.
Associazione Nazionale di Musicoterapia U.S.A.
www.musictherapy.org
La musicoterapia è “l’uso della musica nella realizzazione degli scopi terapeutici: il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento della salute mentale e fisica: è l’applicazione sistematica della musica, diretta dal musicoterapeuta in un ambito terapeutico, per portare i cambiamenti desiderati nel comportamento. Tali cambiamenti permettono all’individuo di affrontare la terapia per arrivare ad una maggiore comprensione di sé e del mondo intorno a lui, e di ottenere quindi un più adeguato adattamento alla società. Come membro della squadra terapeutica il musicoterapeuta professionista prende parte all’analisi dei problemi dell’individuo e alla formulazione degli obiettivi del piano generale di trattamento, prima di progettare ed elaborare specifiche attività musicali. Valutazioni periodiche vengono fatte per determinare l’efficacia delle procedure impiegate”.
Federazione Mondiale di Musicoterapia
www.psychotherapie.org
La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo,melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un cliente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La Musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che il paziente o la paziente possano meglio realizzare l’integrazione intra e interpersonale e consequenzialmente possano migliorare la qualità della loro vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.
Quali sono le finalità della musicoterapia?
La finalità dell’intervento della musicoterapia è quella di promuovere processi espressivi-comunicativi-relazionali, attivare la loro mentalizzazione, facilitare l’integrazione degli aspetti psicocorporei, attivare e regolare la soggettiva dimensione emotiva, come pure proporre contesti esperienziali interpersonali dove esercitare abilità cognitivo-motorie.
Le strategie impiegate fanno riferimento ai concetti di empatia e sintonizzazione affettiva (per quanto riguarda gli aspetti strettamente relazionali) e di improvvisazione (su quelli sonoro-musicali). Si cerca, peraltro, di coniugare tali concettualizzazioni all’interno di una concezione musicoterapica che li integri e li traduca in una specifica modalità operativa.
Questa proposta teorico-applicativa cerca, altresì, di proporre un’integrazione fra un approccio idiografico (la dimensione qualitativa) e un approccio nomotetico (la dimensione quantitativa).
Pur ribadendo il primato della componente relazionale (gli aspetti qualitativi) si prefigge, infatti, di approfondire e precisare la fase relativa allo studio delle caratteristiche cliniche e sonoro-musicali del paziente: è una fase preliminare alla presa in carico e all’intervento, anche secondo un’ottica quantitativa.
Si tratta di una precisa indicazione di metodo che vuole sottolineare l’importanza di un momento di studio e di riflessione che, coniugando aspetti qualitativi e quantitativi, cerchi di delineare un profilo delle caratteristiche, delle potenzialità e dei bisogni del paziente.
Solo dopo questo processo sarà possibile una motivata e congruente decisione rispetto alla presa in carico, al progetto d’intervento, alla tecnica impiegata (attiva e/o ricettiva).
La coniugazione degli aspetti qualitativi e quantitativi viene riproposta nella fase di verifica del nostro intervento.